Home » News da Way2Global » News » Way2Global traduce la finanza internazionale e sostenibile
La scorsa settimana abbiamo partecipato come partner linguistico al Funding & Capital Markets Forum, con i nostri servizi di interpretariato, evento internazionale di informazione e relazione, promosso e organizzato da ABI, Associazione Bancaria Italiana. L’iniziativa ha coinvolto la comunità finanziaria e le imprese in un confronto e uno scambio di idee, esperienze e percorsi di innovazione, per esplorare e condividere i trend che guidano la finanza, e delineare le azioni da intraprendere per un cambiamento positivo.
Mercato Europeo, novità normative e di sistema, ma soprattutto sostenibilità: questi i temi discussi al Forum la scorsa settimana.
Con costante attenzione alla politica fiscale tedesca e agli sviluppi del dualismo USA e Cina, l’Europa prosegue veloce verso un profondo cambiamento: “in Europa il cambiamento parte dal supermercato. Si sta creando un nuovo sistema, i prossimi 5 anni segneranno la svolta, in cui la finanza ha un ruolo centrale, ed è pronta a fare la sua parte” (Luca Bertalot – EMF – ECBC). In questo contesto di trasformazione e rinnovamento ci sono tutte le condizioni affinché gli investimenti ripartano, anche grazie alla fiducia nella continuità della BCE a guida Lagarde.
Trending topic di rilevanza, perfettamente in linea con il clima evolutivo del mercato europeo, la finanza sostenibile. Oggi è impossibile parlare di finanza senza parlare di sostenibilità, che permea un settore finanziario e bancario innovativo e attento alle problematiche socio-ambientali, vicino ai bisogni dei nuovi consumatori consapevoli: “il mercato e il mondo hanno fame di sostenibilità” (Stefano Del Punta – Intesa Sanpaolo).
“Sebbene non sia stato un cammino facile, il tema della sostenibilità è oggi ampiamente condiviso” (Alfonso Pecoraro Scanio – Fondazione Univerde) anche dal settore finanziario che, cosciente dei rischi che corre l’umanità, inizia a farsene carico: “Le obbligazioni verdi sono cresciute molto dalle prime emissioni, oggi è un mercato da 350 mld. di euro, di cui 150 europei” (Davide Ferrazzi – ABI). “Il green bond market si è trasformato da ignoto a mainstream” e questo “è sinonimo di presa di coscienza dell’emergenza climatica e rappresenta una grande opportunità per la finanza sostenibile” (Berit Lindholdt-Lauridsen – ICMA).
I risultati sono di piena soddisfazione, considerando che “quella green non è una semplice emissione di mercato, richiede profonda convinzione di voler essere presenti nel settore” (Giorgio Erasmi – UBI Banca). Sebbene porti benefici significativi e ottenga il riscontro positivo di investitori sempre più consapevoli e attenti, il mercato green e l’emissione di green bond richiede un impegno economico e strutturale importante, che spesso scoraggia le pmi. “Oggi lo sforzo sulla sostenibilità viene dalle grandi imprese, mentre sono ancora poco apprezzabili le iniziative delle pmi” (Fabio Massoli – CDP), che devono essere sostenute nel processo di evoluzione: “Dobbiamo penalizzare tutto ciò che è ad alto contenuto di danno al clima, con la Carbon Tax per esempio, e riconoscere incentivi a ciò che è positivo, come gli ecobonus. Dobbiamo trovare qualcosa che favorisca tutto ciò che è sostenibile” (Scanio).
L’Europa si muove proprio in questa direzione tramite le nuove normative tassonomiche, destinate a una definizione precisa di “investimenti sostenibili” al fine di facilitarne richiesta e usufrutto. Nel frattempo in Italia triplicano le emissioni di green bond (Fabbrizi). “Il nostro Paese è ricco di imprenditoria sana, genuina e capace, e se la leva finanziaria riuscirà a sostenere questa eccellenza, non dico che risolveremo il problema climatico, ma sicuramente ridurremo il danno” (Scanio).
Guardando alla situazione generale, si evidenzia quindi una forte presa di coscienza e la conseguente disponibilità a “sentirsi buoni nei confronti del pianeta, anche a costo di spendere di più” (Panichi). “La domanda che dobbiamo farci è: stiamo andando alla velocità giusta per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti?” (Panichi).
Sicuramente è tempo di agire e “siamo tutti chiamati a metterci del nostro” (Panichi), perché “spetta a tutti noi evitare l’estinzione degli esseri umani” e in particolare la finanza ha il compito di sostenere e “dare una mano a chi vuole fare qualcosa per questo pianeta” (Scanio).
Internazionalità e sostenibilità sono dunque le due parole chiave della finanza oggi – oltre che la ragione per cui Way2Global è il partner ideale per il settore finanziario: se l’internazionalizzazione è il nostro core business, la sostenibilità è il principio alla base del nostro modello d’impresa.
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