4 Dicembre 2019

Perché essere Benefit fa Benefit

Categoria: News

Firenze, 29 novembre – Lo scorso venerdì, nella sede della Cassa di risparmio di Firenze, si è celebrata la Prima Giornata Nazionale delle Società Benefit, promossa e organizzata da AssoBenefit, l’associazione che si dedica alla tutela e alla promozione del modello d’impresa B.

In onore del primo anniversario di AssoBenefit, che nasceva il 3 dicembre dello scorso anno, è stata indetta una giornata “perché crediamo che la forza di queste esperienze possa ambire a cambiare le regole del gioco e a diffondere i valori e il modello di queste società che sono l’impresa del futuro”. Così la descrive il Presidente dell’associazione, l’Onorevole Mauro del Barba, padre della prima legge italiana sulle Società Benefit.

Proprio a lui sono spettati gli onori di casa, con i ringraziamenti a tutti i soci, che a scatola chiusa hanno appoggiato da subito l’associazione e tutto quello che rappresenta. “Sappiate che anche il Parlamento è sul pezzo e sta lavorando sia sulle Società Benefit, sia sul concetto più ampio di una nuova economia migliore per tutti.

Sforzi dunque ben riposti, quelli di questo drappello di imprenditori illuminati, capitani coraggiosi precursori di un nuovo modello di business più sano, che si vede finalmente protagonista anche della discussione politica.

Proprio da questa premessa si dipana il filo conduttore della giornata, che vuole rispondere alle domande dell’altra parte di imprenditoria, quella tradizionale e, per ora, agnostica: perché fare del Benefit? Perché metterlo a Statuto? Perché giocare in squadra e aderire a un’associazione come AssoBenefit?

Andiamo con ordine: le imprese Benefit, sono quelle che “non solo evitano di commettere reati, ma si prendono cura del contesto in cui operano. Si è molto più responsabili per quello che non si fa quando si potrebbe fare, piuttosto che per quello che si fa. E’ una nozione di responsabilità forte” (Stefano Zamagni) nei confronti della società e dell’ambiente. Le Società Benefit sono un asset nazionale, di cui solo l’Italia può vantarsi: “combinano strutturalmente nella fase costituiva l’attività economica con attività di impatto positivo” (Paolo Ciocca).

Nel primo pomeriggio, un panel di nove donne che Mauro del Barba presenta come “l’anima delle Benefit” racconta queste nuove imprese attraverso i principi identitari sui quali intendono riprogettare il nuovo paradigma economico.

Sono aziende ricche di valori, che sono oggi il vero punto di forza di un prodotto e di un servizio:

La società benefit è resiliente e per questo coltiva la perseveranza e la capacità di imparare dagli errori e migliorare.” – Ruhma Rinaldi, Little Genius International.

La società benefit lascia spazio alla vita: dei dipendenti, della comunità e del pianeta.” – Serena Stoppoloni, Antica Erboristeria.

La Società Benefit è innovativa e per questo coltiva la curiosità, la flessibilità e la capacità di rischiare.” – Lucia dal Negro, De-LAB.

La Società Benefit è inclusiva e per questo coltiva la diversità.” – Sara Cirone, Sara Cirone Group.

La società benefit è lungimirante e per questo coltiva la visionarietà e la capacità di guardare oltre.” – Myriam Giangiacomo, Bottega Filosofica.

Tra le portavoce non poteva certo mancare la nostra Founder & CEO, Laura Gori, socia fondatrice di AssoBenefit e impegnata ambasciatrice del movimento B fin dalla sua nascita.

La Società Benefit è appassionata e per questo coltiva il coraggiol’intuito e un pizzico di sana follìa. Sono queste le premesse che mi hanno spinto a fondare Way2Global: quando 3 anni fa ho scoperto il mondo di fascino delle Benefit Corporation e la loro missione di cambiare il mondo, ne sono rimasta folgorata. Ed è stata proprio questa rinnovata passione, assieme a un’intuizione, a tanto coraggio e a un pizzico di follia, che mi ha indotto a mettere un punto fermo a 30 anni di imprenditorìa classica per fondare Way2Global come Società Benefit, poi certificata B Corp. E’ l’energia di questa nuova visione che mi ha portato senza esitazione a chiudere un capitolo importante della mia vita imprenditoriale, lasciando l’azienda precedente, condotta con lacrime e sangue nel novero dei primi 100 player del settore a livello globale, una macchina da guerra che produceva numeri e profitti , per varare una piccola startup con cui ricominciare da zero. Una startup Benefit che ogni giorno mi regala oggi grandi soddisfazioni, perché ti fa sentire parte di un disegno più grande e nobile del tuo personale interesse. Certo non è semplice, è una sfida continua, che richiede audacia e determinazione per continuare a innovare e a fare impatto sociale anche nei momenti critici. Ma è questo il fascino dell’essere imprenditore for Benefit: avere un’idea e trasformarla in valore per gli altri.”

Laura Gori – Founder & CEO di Way2global

Ma se l’impatto positivo si può generare anche a prescindere dal cambio di Statuto, perché è così importante non solo dichiarare, ma istituzionalizzare il proprio impegno sociale e ambientale?

In questa fase economica e di cambiamento del modello, è importante dichiararsi Benefit per dare un esempio di nuovo modello economico.” – Monica De Paoli

Un nuovo modello economico che non può essere promosso da poche realtà virtuose ma isolate: fare sistema è un requisito fondamentale per riuscire in questo intento epocale. Nessuna azienda è un’isola, collaborazione, comunicazione, condivisione e interdipendenza sono le parole d’ordine per fare rete e creare un movimento unico e forte.

Esistono già delle reti che a livello globale propongono iniziative per lo sviluppo del mercato Benefit e dell’economia d’impatto – e su questa partita dobbiamo giocare quanto più coesi possibili per creare un sistema unico che sia il più grande al mondo” – Roberto Randazzo.

E torniamo così a chiudere il cerchio. Proprio per questo è nata un anno fa AssoBenefit: “Perché un’azienda dovrebbe diventare benefit? Perché dovrebbe associarsi ad AssoBenefit? Per cambiare insieme il modello economico” – Mauro del Barba

La Prima Giornata Nazionale delle Società Benefit, cui siamo fieri di avere apportato il nostro piccolo contributo, rappresenta un nuovo importante traguardo nella via italiana all’impresa sostenibile – una meta che sentiamo sempre più vicina.

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