25 Novembre 2020

Diversità, inclusione e pari opportunità nel mondo del lavoro

Categoria: News

La condizione di emergenza che stiamo vivendo ha messo a dura prova la tenuta sociale del nostro Paese, così come di tutti gli altri Paesi investiti dalla pandemia.

L’Italia ha però evidenziato anche debolezze croniche mai superate, soprattutto in termini di diversità, inclusione e accesso alle opportunità di lavoro e carriera.

Nonostante gli sforzi e le attività messi in campo a livello istituzionale per allinearsi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 dell’ONU, l’Italia già in epoca pre-pandemia era fanalino di coda rispetto agli altri stati dell’Unione Europea con riferimento a:

  • Goal #1 Sconfiggere la povertà: 6 posto in Europa
  • Goal #5 Parità di genere: tra gli ultimi in Europa per disoccupazione femminile
  • Goal #8 Lavoro dignitoso e crescita economica: 4ultimo posto in Europa
  • Goal #10 Ridurre le disuguaglianze: 5ultimo posto in Europa

Tuttavia, una lezione appresa da questo periodo complicato è che le imprese capaci di abbracciare e valorizzare diversità e inclusione sono anche le più resilienti.

La conferma arriva da evidenze internazionali ormai consolidate: le aziende dotate di politiche inclusive attestano opportunità del 60% maggiori di migliorare profitti e produttività. Queste aziende godono inoltre di una migliore reputazione, e sono in grado di attrarre e trattenere talenti. Investire in diversità e inclusione si traduce quindi per un’impresa in maggiore competitività sul mercato e maggiori prospettive di crescita.

Oggigiorno, nel nostro Paese, per superare la forbice sociale della disuguaglianza, occorre coinvolgere e trasformare in fattori abilitanti di cambiamento le piccole e medie imprese, che costituiscono la componente maggioritaria del comparto imprenditoriale italiano.

Per questo motivo, Fondazione Sodalitas, assieme a Impronta Etica, AIDAF (Associazione Italiana delle Imprese Familiari), AIDDA (Associazione Imprenditrici Donne Dirigenti d’Azienda), UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), e Ufficio Consigliere Nazionale di Parità, con l’adesione del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Pari Opportunità, ha deciso di lanciare nel 2009 la Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro, che ha visto tra i suoi sottoscrittori anche Way2Global.

È una dichiarazione di intenti con la quale le imprese e altre organizzazioni si impegnano attivamente a implementare politiche inclusive delle risorse umane per valorizzare i talenti in tutta la loro ricchezza e diversità: un ponte tra istituzioni e aziende per raggiungere il traguardo di un mondo del lavoro più inclusivo.

Sebbene la carta abbia un focus specifico sul lavoro, non trascura anche altre forme e ambiti di discriminazione in materia di genere. La carta è infatti patrocinata dall’Unione Europea, che ha posto la parità di genere tra gli obiettivi cogenti all’interno della sua strategia di politiche per il quinquennio 2020-2025.

Sempre dalle istituzioni nazionali proviene l’advocacy a favore della parità di genere della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, che in un recente intervento a una tavola rotonda ha sottolineato:

“In questo periodo le donne sono state protagoniste della tenuta della società, in ambito domestico e nella filiera produttiva, grazie alle loro capacità di gestione multidimensionale. Il piano di recovery futuro prevede la promozione manageriale femminile attraverso una formazione integrale che valorizzi le soft skill, ma che al contempo includa anche interventi di reskill e upskill delle donne lavoratrici. Bisogna agire per un cambiamento strutturale e definitivo, per promuovere la libertà di scelta di vita, e attuare una riforma delle politiche familiari. Il tema è cambiare il modo in cui raccontiamo alle bambine come possono realizzarsi nella vita. Empowerment significa dare alle donne la capacità di applicare la propria energia, e questa è una possibilità di crescita per tutti noi”.

Il tema della parità di genere è sempre molto caro alla nostra azienda, che è a guida e maggioranza femminile. Per noi di Way2Global, cercare di dare una risposta alle grandi sfide dell’umanità significa anche lavorare per l’empowerment femminile. Per questo come Società Benefit abbiamo fatto degli SDGs dell’Agenda 2030 la nostra bussola e direttrice di sviluppo.

Nel nostro percorso verso la parità di genere, da agosto abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo avanti sottoscrivendo i Women Empowerment Principles (WEPs), iniziativa congiunta di UN Global Compact e UN Women.

Siamo convinti che il settore privato e le imprese, a prescindere dalle proprie dimensioni, debbano trasformarsi in motore d’innovazione e rigenerazione, in changemaker virtuosi che contribuiscano fattivamente a eliminare le diseguaglianze di accesso alle opportunità di studio, lavoro e carriera che oggi penalizzano le donne.

Oltre che percorso quotidiano e rotta di navigazione, riteniamo l’impegno per le pari opportunità alla stregua di un dovere morale a carico delle aziende, che si devono impegnare in azioni concrete anche al loro interno per dare spazio ai giovani talenti e includere le donne nei ruoli apicali e nelle discipline tecnico-scientifiche (STEM).

Da questa convinzione ha preso le mosse il progetto Term4Neural, un innovativo progetto di ricerca sviluppato da Way2global in collaborazione con tre giovani neolaureate appassionate di traduzione e intelligenza artificiale, col quale abbiamo aderito all’iniziativa STEAMiamoci di Assolombarda. Si tratta, tra le altre azioni, di una raccolta online di best practices messe in campo dalle aziende a favore dell’educazione e della promozione della figura femminile nell’ambito delle professioni scientifiche e tecnologiche.

Term4Neural è un esclusivo database terminologico per il mercato verticale della traduzione finanziaria e legale, che attinge a 12 milioni di parole di estrazione terminologica e alla tecnologia di frontiera del settore linguistico (reti neurali e big data), per consentirci di formare e abilitare un team di linguiste all’uso della Neural Machine Translation (NMT), oltre che di supportare tre giovani talenti femminili a trasformarsi in data scientist dirompenti.

È una bella storia di empowerment femminile, oltre che di Open Innovation, Technology Transfer e Capacity Building, che mostra quanto virtuosi possono dimostrarsi gli esiti del binomio donne & tecnologia.

Scoprite gli altri progetti D&I (Diversity&Inclusion) targati Way2Global, e prendete parte con noi al cambiamento positivo.

Contatti

Richiedi Informazioni


    Articoli correlati
    Rischi e opportunità dell’AI nella traduzione – una guida completa

    L’intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato il mondo della traduzione, portando con sé un mix di promettenti opportunità e sfide significative. Mentre alcuni vedono l’AI come la panacea per […]

    Leggi di più
    Report Integrato 2023 – I nuovi orizzonti della reportistica di sostenibilità

    Dopo mesi di trepidante attesa, siamo entusiasti di annunciare la pubblicazione del nostro attesissimo Report Integrato 2023. Quest’anno l’attività è stata più complessa degli anni precedenti sia […]

    Leggi di più
    Come comunicare il bilancio di sostenibilità: strategie e strumenti

    Comunicare il bilancio di sostenibilità è diventato un imperativo strategico per le aziende che vogliono dimostrare il loro impegno ESG in modo chiaro e trasparente. Questo documento […]

    Leggi di più
    Traduzione professionale dei bilanci aziendali: quali i vantaggi?

    Ricorrere alla traduzione professionale dei bilanci aziendali è una scelta vantaggiosa e lungimirante per le imprese che operano a livello internazionale. Il bilancio aziendale è un documento cardine […]

    Leggi di più
    Guida alla traduzione della relazione semestrale

    Quando si tratta di tradurre la relazione semestrale, è fondamentale scegliere la strategia di traduzione più adeguata per evitare gravi conseguenze come una fuorviante interpretazione dei dati […]

    Leggi di più
    IR ed ESRS: antagonisti o complementari?

    Un dubbio cruciale attanaglia chi si occupa di rendicontazione di sostenibilità: IR (Integrated Reporting) ed ESRS (European Sustainability Reporting Standard) sono antagonisti o complementari? Sebbene entrambi […]

    Leggi di più