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18 Luglio 2023
Categoria: News da Way2Global
Le etichette dei farmaci sono uno strumento essenziale per garantire un corretto utilizzo dei medicinali, motivo più che sufficiente per preferire la traduzione professionale, servizio ben più affidabile e completo rispetto ad altre soluzioni laddove occorra disporre di questi contenuti in lingue diverse.
In apparenza sembrano molteplici le soluzioni per tradurre questi testi medici, ma in realtà il più sicuro resta la traduzione professionale, l’unico servizio in grado di offrire un risultato conforme ai rigorosi requisiti applicabili alla commercializzazione e diffusione dei prodotti farmaceutici.
Vediamo a quali peculiarità ci riferiamo.
Le etichette dei farmaci costituiscono una sorta di identikit del farmaco, difatti devono contenere informazioni come: nome, forma, ingredienti, posologia, lotto di produzione, data di scadenza ed eventuali controindicazioni.
Tali indicazioni rispondono a due esigenze specifiche: assicurare l’immediata identificazione del farmaco da parte dell’utilizzatore finale e garantirne il corretto utilizzo, al quale concorre la consultazione del foglietto illustrativo.
È dunque facilmente intuibile quali debbano essere le principali caratteristiche delle etichette farmaceutiche: chiarezza e leggibilità.
Dove per chiarezza si intende l’utilizzo di un linguaggio e di simboli che risultino facilmente comprensibili al pubblico che utilizza il farmaco. Il ricorso a espressioni complesse o acronimi sconosciuti ai più sono infatti due esempi di prassi sconsigliabili nella redazione di un’etichetta per un farmaco.
Un’errata comprensione o un’inadeguata interpretazione di quanto riportato nelle etichette può avere gravi ricadute sia sull’utilizzatore finale sia sui responsabili della produzione, messa in commercio e distribuzione dei farmaci.
Per i primi le conseguenze riguardano la propria salute, difatti l’utilizzo improprio di un farmaco può arrecare seri danni al proprio stato di benessere fisiologico. Per chi produce e distribuisce farmaci invece le ripercussioni possono essere di natura legale ed economica, oltre ai gravi rischi reputazionali.
Per leggibilità invece si intende la facilità di lettura delle indicazioni di testo. Vanno evitate scritte molto piccole o l’uso di font particolari ed elaborati. Occorre tenere presente che gli acquirenti dei farmaci possono essere anche persone con difficoltà visive, pertanto è necessario optare per scritte di dimensioni e font che agevolino lettura e intelligibilità.
Chiarezza e leggibilità sono dunque caratteristiche da garantire a qualsiasi soggetto possa acquistare e assumere il medicinale. Di conseguenza, se il farmaco è commercializzato in altri Paesi, occorre garantire gli stessi requisiti anche nelle versioni tradotte.
Come anticipato, il modo più sicuro per disporre di una traduzione che tenga conto di tali caratteristiche è ricorrere alla traduzione professionale, un servizio che racchiude un processo molto più ampio e strutturato della semplice attività del traduttore. Scopriamone allora di più.
In estrema sintesi si può definire la traduzione professionale come un servizio di traduzione svolto da un team di linguisti professionisti che, oltre alla traduzione vera e propria, svolgono plurimi controlli per garantire la massima qualità del risultato finale.
Se la richiesta di questo servizio è frequente da parte di tutti coloro che ambiscono ad acquistare servizi di qualità, lo è ancor di più a opera di chi necessita di tradurre testi medici come le etichette dei farmaci.
Tradurre le etichette in modo chiaro e corretto implica competenze e conoscenze che sono appannaggio dei migliori linguisti esperti in traduzione farmaceutica.
Innanzitutto la traduzione implica la trasposizione fedele e rigorosa del contenuto dell’etichetta originale, un’attività resa possibile solo dal possesso di una solida formazione ed esperienza come traduttore e di un’approfondita conoscenza del settore farmaceutico.
Data poi la rilevanza delle etichette farmaceutiche per la salute delle persone, chi le traduce deve avere piena padronanza dei contenuti su cui interviene e deve saper scegliere il traducente più adatto per ciascuna parola ed espressione del testo di partenza. Nulla può essere omesso o modificato, fatta eccezione per alcuni casi molto particolari.
Come spesso ricordiamo, le espressioni linguistiche e i simboli usati in un Paese possono risultare incomprensibili o addirittura offensivi per persone che vivono in un diverso contesto culturale. Ecco perché a volte si rende necessario qualche intervento di adattamento culturale (localizzazione) per rendere un acronimo, un simbolo o una determinata espressione di immediata comprensione per il destinatario della traduzione.
Allo stesso modo si rende spesso necessario intervenire sul contenuto dell’etichetta per adattarlo alle norme vigenti nel Paese di destinazione, se queste differiscono da quelle applicabili nel luogo di produzione. Il rispetto delle norme è infatti determinante sia per tutelare la salute dei cittadini sia per commercializzare i farmaci in altri Paesi.
Chiarezza e correttezza della traduzione sono assicurate anche dai controlli presidiati da altre figure professionali, che si affiancano ai traduttori nel ciclo di lavoro: revisori, proofreader e Project Manager. I primi si focalizzano sul contenuto accertandosi che il testo non presenti alcun tipo di incongruenza o inesattezza; i secondi sono preposti alla ricerca di eventuali refusi così da assicurare la correttezza linguistica; i terzi invece eseguono un controllo d’insieme e d’integrità sul testo tradotto prima della consegna.
Infine non bisogna dimenticarsi della leggibilità. La traduzione può determinare una variazione nella quantità di testo, allungandolo o riducendolo in termini di numero di parole e caratteri. È un fenomeno ben noto e presidiato da chi fornisce un servizio di traduzione professionale attraverso la cura del layout. In pratica il reparto grafico dell’agenzia di traduzioni adatta l’impaginato in modo da rendere più facilmente leggibile la versione tradotta dell’etichetta.
Abbiamo visto quante risorse e quanto lavoro vi sono dietro la traduzione professionale, a questo punto non resta che approfondire le differenze tra questo servizio e le altre prassi a volte utilizzate per tradurre le etichette farmaceutiche.
La traduzione professionale e quella amatoriale si differenziano principalmente per due aspetti: le competenze traduttive e il processo di verifica. Partiamo dal primo: le competenze traduttive.
Conoscere bene le lingue e disporre di nozioni in campo farmaceutico non significa saper tradurre le etichette dei farmaci in modo professionale. Un aspetto determinante per poter svolgere quest’attività consiste infatti nella padronanza delle tecniche di traduzione.
Questo significa possedere una formazione linguistica, avere maturato anni di esperienza nel ruolo di traduttore farmaceutico, vivere nel contesto culturale della propria lingua madre e infine, ma non meno importante, disporre delle digital skill necessarie per utilizzare i nuovi strumenti di traduzione.
Con riferimento alle tecnologie digitali si potrebbe essere indotti a ricorrere ai software di traduzione automatica per ottenere una traduzione a costo zero. Ma l’utilizzo di tali strumenti, specie a opera di estranei al settore linguistico, può essere causa di gravi rischi e ripercussioni. Sebbene sia molto migliorata dal punto di vista qualitativo rispetto al passato, in molte situazioni la traduzione automatica può risultare poco affidabile o del tutto inappropriata – con tutti i rischi che ne conseguono quando il testo da tradurre è l’etichetta di un farmaco. Un traduttore professionista sa riconoscere e prevenire queste carenze traduttive, mentre chi è profano del settore potrebbe lasciarsi sfuggire questi errori, di norma ben occultati in un testo all’apparenza fluente e sensato, rischiando così di incorrere in spiacevoli conseguenze.
Il secondo aspetto che distingue la traduzione professionale da quella improvvisata è la presenza, nel primo caso, di un processo di controllo articolato e strutturato. Chi traduce in modo professionale è tenuto a rispettare e applicare rigorosi protocolli di controllo per garantire che le etichette dei farmaci siano tradotte in modo impeccabile. Chi invece traduce in modo amatoriale e improvvisato omette queste fasi mettendo a rischio non solo la commercializzazione del farmaco ma anche la salute delle persone che ne fanno uso.
Ricorrere alla traduzione professionale è quindi la soluzione migliore per tradurre le etichette farmaceutiche in modo corretto, chiaro e leggibile.
In Way2Global il servizio di traduzione farmaceutica fa parte del nostro core business, e la professionalità è attestata dalle nostre tre Certificazioni ISO, cui si affianca la Certificazione B Corp.
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