13 Gennaio 2021

Aziende certificate B Corp, cosa sono?

Categoria: News

Più di 3600 aziende certificate B Corp in 150 settori diversi in oltre 70 paesi, un volume d’affari complessivo di oltre 16 mld di euro, e più di 54.000 lavoratori: questi numeri dimostrano come quella delle B Corp, lungi dall’essere una moda passeggera, è una realtà ormai affermata.

Il che non sorprende, dato che la logica sottostante al fenomeno di grande attualità delle B Corp coincide con la visione emergenziale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG) dell’Agenda 2030 dell’ONU: il rapporto di interdipendenza ineludibile tra sviluppo, crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente.

Con l’Agenda 2030 persino il mondo finanziario, volto cattivo dell’economia, si è reso conto che una visione incentrata solo sul mercato o sul profitto non basta più per garantire l’equilibrio globale. Quest’ultimo è un fenomeno ben più complesso poiché sensibile ai cambiamenti che si manifestano sia nella sfera umana che ambientale.

Negli ultimi anni si sono palesate in tutta la loro drammaticità le conseguenze di un atteggiamento miope rispetto a questi delicati equilibri: disastri naturali, siccità, migrazioni e conflitti sono solo alcuni esempi.

Da questa presa di coscienza è emerso il bisogno di affermare una nuova economia, un capitalismo riformato, non più appannaggio degli azionisti (shareholder), ma che generi valore per tutti i portatori di interesse (stakeholder), e che, lungi dal preoccuparsi della sola dimensione economica, si prenda cura, anche e soprattutto, di quella umana e ambientale.

In questo nuovo scenario le aziende quali motori trainanti dell’economia ricoprono un ruolo di primo piano, che Kofi Annan come Segretario Generale delle Nazioni Unite riconobbe sin dal 1999, quando invitò i leader delle imprese riunite a Davos “ad abbracciare, supportare e implementare un insieme di valori chiave nelle aree dei diritti umani, standard del lavoro e pratiche ambientali”.

Quasi un’anticipazione profetica del discorso tenuto quest’anno da Papa Francesco a Davos, con la rivoluzionaria teoria dell’ecologia integrale.

È proprio in questo contesto e in questa visione di un nuovo modello economico di sviluppo sostenibile che va inserito il mondo delle B Corp.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Vediamolo insieme.

Cosa significa B Corp?

B Corp è l’abbreviazione che si utilizza per riferirsi alle aziende certificate B Corp (Certified B Corporation). Secondo una definizione di Nativa, le aziende che decidono di conseguire questa certificazione sono imprese che vogliono “diffondere un paradigma più evoluto e rigenerativo di business”. Cosa significa?

Significa che queste aziende non si limitano solo a perseguire il profitto, ma si impegnano affinché le proprie attività abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. La lettera “B” infatti sta per “Benefit”, ossia la volontà delle imprese di generare un beneficio comune a favore del sociale. L’obiettivo è quello di generare più valore in output rispetto alle risorse e al valore consumato in input per gestire il proprio business, così da superare il vecchio modello “estrattivo” e regalare alle nuove generazioni un modo migliore e più sano rispetto all’attuale.

La certificazione B Corp viene rilasciata da B Lab, ente non-profit nato nel 2006 in Pennsylvania con l’obiettivo di accelerare il cambio di paradigma già in atto nel mondo imprenditoriale. La missione trasformativa di queste aziende che credono nella Servant Leadership è quella di cambiare il mondo mettendo la propria attività al servizio delle grandi sfide dell’umanità, per sanare disuguaglianze, cambiamenti climatici, disordini sociali, e trovare soluzioni alle attuali aporìe del capitalismo tradizionale.

Conseguendo la certificazione B Corp, un’azienda dimostra il proprio impegno nella sfera sociale e ambientale, auto-dichiarandosi agente di cambiamento e paladina di un nuovo sistema economico più equo e sostenibile.

Il processo per ottenere la certificazione si basa sugli standard sociali e ambientali più rigorosi al mondo. Alle metriche e agli indicatori afferenti la sfera sociale e ambientale viene infatti conferito lo stesso grado d’importanza riservato al monitoraggio dei KPI della sfera economica.

Per prima cosa occorre compilare il BIA (B Impact Assessment) che B Lab mette a disposizione gratuitamente sul proprio sito. Si tratta di un questionario di auto-valutazione delle performance aziendali suddiviso in cinque macro aree: ambiente, lavoratori, comunità, governance e mercato.

Se l’esito è un rating finale di almeno 80 punti su 200, l’azienda può avviare il processo di validazione, ossia sottoporsi all’audit condotto dall’ente terzo B Lab. E’ un’ulteriore verifica effettuata sui dati e sulla produzione di evidenze oggettive che consente di ottenere il riconoscimento ufficiale come azienda certificata B Corp e, di conseguenza, poter usare l’autorevole logo sui propri prodotti e servizi, entrando di diritto nella B-community globale.

Chiarito ora cosa sia una B Corp, occorre fare un po’ di chiarezza sul discrimine tra questa realtà e le Società Benefit, che spesso vengono confuse.

Qual è la differenza tra B Corp e società benefit?

Come le B Corp, anche le Società Benefit vogliono spingersi oltre il profitto per generare un impatto positivo sulla società e sul pianeta. La differenza sostanziale tra le due è che B Corp è, per l’appunto, una certificazione rilasciata da un ente non-profit, mentre la Società Benefit è una forma giuridica.

Ne consegue che, mentre qualsiasi impresa privata del mondo può ambire a evolvere in un’azienda certificata B Corp, diventare Società Benefit è possibile solo nei Paesi firmatari di un’apposita legge che regolamenta e riconosce questa forma giuridica d’impresa, come l’Italia.

Il nostro Paese è stato il primo in Europa ad avere introdotto questa forma giuridica disciplinata dalla legge n.208 del 28/12/2015 (legge di Stabilità 2016) Art.1, Commi 376-384, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, ed è anche quello in cui il numero delle società benefit sta crescendo con rapidità senza precedenti tra gli altri stati.

In aggiunta, mentre le performance delle B Corp sono verificate e certificate da B Lab con i criteri sopra citati, le Società Benefit sono tenute ad auto-certificare le proprie performance sulla base di una metrica universalmente riconosciuta, per poi redigere e rendere pubblica una relazione d’impatto attestante l’impatto complessivo generato. In entrambi i casi, la trasparenza è infatti uno dei principi cardine di queste nuove realtà d’impresa sostenibile.

Altre differenze riguardano le verifiche cui vengono sottoposte queste aziende, ossia ogni tre anni nel caso delle B Corp che devono rinnovare la certificazione con tale periodicità, e a titolo permanente nel caso delle società benefit, ma solo limitatamente ai requisiti di trasparenza.

Vi sono infine i servizi e il supporto offerti da parte di B Lab a tutte le B Corp certificate, tra cui l’uso del logo “Certified B Corp” sui propri prodotti e servizi, che sono prerogative precluse alle Società Benefit, e i diversi oneri, che ammontano a una tariffa annuale tra i 500 e i 50.000 euro nel caso delle B Corp, a seconda del fatturato aziendale, rispetto alle sole spese notarili per la modifica statutaria nel caso delle Società Benefit.

Perché un’azienda dovrebbe trasformarsi in Benefit?

Sposare la filosofia delle benefit corporation significa farsi parte di un disegno più grande, elevare il proprio fare impresa a una dimensione più alta e nobile del meschino profitto, per cominciare a generare valore, benessere e beneficio comune per il mondo.

Way2Global, nella persona della sua Founder & CEO Laura Gori, ha sempre ritenuto che ‘fare impresa significa avere un’idea e trasformarla in valore per gli altri’, e che la vocazione imprenditoriale sia un onere e un onore cui dedicarsi col cuore, non col portafoglio. Perché la missione di un imprenditore che possa dirsi tale deve consistere nel liberare e coltivare i talenti, aiutare le persone a evolvere nel proprio se’ migliore, e contribuire al benessere della comunità e del territorio di appartenenza.

Trasformarsi in una benefit corporation è frutto di una visione generosa e altruista fatta di solidarietà, apertura, condivisione, e bene comune, che parte dall’assunzione di un impegno: ‘Comincia col dare’.

Mai come adesso che l’emergenza Covid impone uno sforzo collettivo di risanamento, ricostruzione, e rinascita, abbracciare il modello delle benefit corporation diventa per le aziende viatico per mettere a fattore comune risorse, saperi, e iniziative, e trasformarsi in protagoniste di palingenesi sociale.

Il ritorno che ne deriva è un appagamento senza pari, assieme all’orgoglio di sentirsi avanguardia d’innovazione sociale trasformativa, e agente di cambiamento. In direzione di un modello di business più sano ed equo, che contribuisce, non ultimo, ad accelerare processi, sviluppo e crescita economica.

 

In chiusura vogliamo rispondere a una domanda che probabilmente in molti si porranno:

Si può essere Società Benefit e B Corp allo stesso tempo?

Certo che sì. E’ facoltà dell’impresa decidere di abbracciare entrambe le realtà, oppure sposarne solo una.

I percorsi intrapresi dalle aziende sono molteplici e differenti tra loro: ci sono imprese che ottengono la certificazione B Corp e poi, entro 2-3 anni, devono cambiare il proprio status giuridico in Società Benefit per mantenere la certificazione; ci sono aziende che si trasformano in Società Benefit tramite modifica dello Statuto ma non intendono richiedere la certificazione B Corp; e poi ci sono le imprese come noi di Way2Global, nate come Società Benefit, che poi decidono di certificarsi B Corp, per sposare appieno questa rivoluzionaria visione d’impresa che riteniamo costituisca l’unica opzione di sviluppo rigenerativo che abbiamo oggi a disposizione.

 

Per saperne di più visita la nostra pagina sul nostro progetto identitario “Made in B Italy”.

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