Home » News da Way2Global » News » IR ed ESRS: antagonisti o complementari?
Un dubbio cruciale attanaglia chi si occupa di rendicontazione di sostenibilità: IR (Integrated Reporting) ed ESRS (European Sustainability Reporting Standard) sono antagonisti o complementari?
Sebbene entrambi puntino a migliorare la trasparenza delle imprese, restano di fatto due approcci distinti con obiettivi e metodologie divergenti. Questo può rappresentare una sfida per le aziende abituate a rendicontare la sostenibilità, ma anche un ostacolo insormontabile per i neofiti.
In Way2Global rendicontiamo da anni il nostro impegno sostenibile, e amiamo tenerci aggiornati allo stato dell’arte delle attività di standard-setting internazionali. Con l’avvento degli ESRS abbiamo voluto sperimentare la conciliazione del nostro affezionato Framework IR di IIRC con la nuova tipologia di Standard, e siamo lieti di condividere la nostra esperienza per aiutare a chiarire eventuali dubbi.
In un’epoca in cui la trasparenza aziendale è sempre più richiesta, l’IR e gli ESRS spiccano come fari che orientano le aziende impegnate a rendicontare e comunicare in modo completo e trasparente le proprie prestazioni e il proprio impatto in termini di sostenibilità.
L’IR (Integrated Reporting) è un framework di rendicontazione che unisce gli aspetti finanziari e non finanziari delle attività aziendali in un unico Report Integrato, all’insegna di un approccio olistico che restituisce una visione completa e trasparente del business, evidenzia le interconnessioni tra le strategie aziendali, le performance finanziarie, e l’impatto sulla sostenibilità. L’obiettivo principale dell’IR è fornire principalmente agli investitori ma anche ad altri stakeholder una comprensione profonda e affidabile del valore generato dall’azienda a lungo termine.
Dall’altro lato, gli ESRS (European Sustainability Reporting Standard) si concentrano sulla rendicontazione e divulgazione dell’impatto ESG, richiedendo alle aziende di misurare e comunicare le proprie azioni e impatti nei tre ambiti della governance, dell’ambiente e del sociale. Le informative richieste coprono temi cruciali come le emissioni di gas serra, l’uso delle risorse naturali e la gestione dei rifiuti, ma anche questioni sociali come la salute e la sicurezza dei dipendenti, la diversità e l’inclusione, e gli impatti sulle comunità locali, e tematiche di governance come la condotta aziendale, l’adozione di comportamenti corretti nei confronti dei fornitori, e le pratiche di mappatura e gestione dei rischi.
L’IR e gli ESRS sono strumenti fondamentali per le aziende che vogliono dimostrare la propria responsabilità sociale e ambientale, offrendo una visione completa del valore generato nel lungo termine. Tuttavia, tra l’uno e gli altri vi sono differenze significative che potrebbero complicare anziché semplificare il processo di rendicontazione.
Come Società Benefit focalizzata sulla traduzione della reportistica e sulla diffusione di una cultura di rendicontazione trasparente ed etica, anche noi di Way2Global abbiamo voluto precorrere i tempi e confrontarci con una rendicontazione che sperimenti la conciliazione dei criteri IR e ESRS.
Per comprendere come strutturare informative, data point e criteri dei due mondi, siamo partiti da un’analisi accurata delle differenze chiave tra le due metodologie, riconducibili ai 6 punti che seguono.
Purpose: Gli ESRS puntano a migliorare la coerenza e la comparabilità delle informazioni divulgate, allineandole agli obiettivi climatici dell’Unione Europea, mentre l’IR si concentra sulla qualità delle informazioni che definiscono la creazione di valore a lungo termine per supportare il processo decisionale di allocazione del capitale da parte degli investitori.
Ambito: Gli ESRS sono destinati alle aziende europee, mentre l’IR ha una portata globale.
Focus: Gli ESRS si concentrano sui concetti di due diligence, gestione dei rischi ESG, catena del valore e doppia materialità. L’IR invece enfatizza la creazione di valore a lungo termine, la lungimiranza strategica e la connettività tra i sei capitali, valorizzando anche le opportunità dell’azienda in termini di posizionamento futuro.
Approccio: Gli ESRS prescrivono un formato strutturato per la divulgazione di dati dettagliati e specifici sulla sostenibilità ai fini di facilitarne la comparabilità. L’IR utilizza un approccio flessibile e una narrativa integrata per connettere diversi aspetti delle performance aziendali attraverso l’integrated thinking.
Destinatari: La reportistica ESRS si rivolge a investitori, autorità di regolamentazione e azionisti. Per contro, il Report Integrato descrive come l’azienda crea valore nel tempo, principalmente a beneficio degli investitori, ma anche per un pubblico più ampio, tra cui clienti, dipendenti e partner.
Tempistiche: Gli ESRS richiedono all’azienda di fornire informative secondo tempistiche rigide e predefinite di breve, medio e lungo termine, mentre l’IR consente di rendicontare secondo tempistiche flessibili che le aziende possono adattare al proprio settore e alle proprie esigenze.
Benché queste differenze siano sostanziali, l’obiettivo comune è di migliorare trasparenza e responsabilità aziendale in termini di sostenibilità.
Integrare l’IR e gli ESRS è una sfida cruciale. Rendersi consapevoli che i due approcci non sono antagonisti ma complementari è il primo passo verso un’integrazione efficace.
L’IR offre una visione olistica e sistemica delle prestazioni aziendali, inclusiva di aspetti finanziari e non finanziari, mentre gli ESRS si concentrano sugli impatti dell’azienda nei tre ambiti ESG. Per un’integrazione efficace, è fondamentale adottare un approccio strategico che sappia armonizzare questi due aspetti.
Innanzitutto, occorre definire una visione chiara e una strategia aziendale che riconosca l’importanza di entrambi gli approcci e definisca obiettivi e KPI pertinenti sia per l’IR che per gli ESRS, identificando i punti in comune per integrare le informazioni in modo coerente ed evitare ridondanze.
In secondo luogo, sviluppare un sistema di raccolta dati robusto e affidabile è essenziale per raccogliere informazioni rilevanti sia per l’IR che per gli ESRS. Si tratta di un processo complesso che può implicare la collaborazione tra diversi reparti aziendali e l’adozione di sistemi IT dedicati per la raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati.
In terzo luogo, è cruciale adottare un approccio flessibile per adattare la strategia di rendicontazione alle mutevoli esigenze del mercato e delle importanti evoluzioni normative in atto. Potrebbe rendersi necessario aggiornare regolarmente processi e sistemi di rendicontazione al fine di rispettare le best practice e gli standard emergenti nel campo della sostenibilità.
Altro aspetto da considerare è la comunicazione. È importante comunicare in modo trasparente e chiaro i risultati ottenuti conciliando IR ed ESRS, sia all’interno dell’azienda sia all’esterno nei confronti di investitori, clienti, comunità e altri stakeholder, per rafforzare la reputazione aziendale e promuovere la consapevolezza sulla sostenibilità.
Infine, è buona prassi tradurre in modo professionale la reportistica prodotta e tutti i materiali necessari per far conoscere e diffondere l’impegno messo a terra dall’azienda. In questo caso noi di Way2Global siamo pronti a supportarti con i nostri servizi di traduzione professionale.
Da più di 30 anni ci occupiamo di traduzioni finanziarie, nostro core business, con un particolare focus sulla traduzione della reportistica di sostenibilità: dai bilanci di sostenibilità ai report integrati, dalle DNF alle Dichiarazioni di Sostenibilità.
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