6 Dicembre 2022

Accordo Integrativo 2023: il welfare si costruisce insieme

Categoria: News

Anche quest’anno abbiamo rinnovato il nostro Accordo Integrativo di secondo livello, uno strumento che abbiamo sempre usato per costruire insieme la nuova frontiera del welfare aziendale.

Per chi non lo sapesse, l’accordo integrativo di 2° livello è un accordo stipulato tra il datore di lavoro e i dipendenti alla presenza del sindacato che tutela i lavoratori per introdurre in azienda deroghe, misure, prassi e benefit migliorativi oltre i limiti di legge (CCNL di riferimento). Si tratta dunque di un sistema che permette di definire un habitus regolatorio su misura della propria azienda.

Grazie a questo prezioso strumento abbiamo potuto adottare una serie di misure innovative che definiscono oggi il nostro sistema di welfare aziendale, a partire dallo smart working integrale, che ci permettono di perseguire la nostra finalità di beneficio comune, la felicità delle persone.

Ascolto dei dipendenti

In Way2Global crediamo sia necessario partire dai desiderata dei dipendenti per definire un sistema di welfare bottom-up che sia frutto di governance partecipata e che risponda con efficacia alle loro necessità.

Per tale ragione abbiamo approfittato delle riunioni bisettimanali che contribuiscono a consolidare la comunicazione tra reparti per riesaminare l’Accordo in vigore e valutare insieme quali modifiche e/o integrazioni apportare.

Tramite survey anonima abbiamo invitato i dipendenti a esprimere il loro parere sulle misure pregresse dell’accordo e a manifestare la loro preferenza sulle nuove misure proposte dal Board. Gli esiti sono stati tutt’altro che scontati, e ricchi di spunti interessanti che non abbiamo esitato a cogliere e tradurre in azione.

Per prima cosa ci siamo resi conto che, anche per via delle tante new entry in azienda, il funzionamento di alcune misure non era chiaro per tutti, così abbiamo approfittato delle plenarie per spiegare meglio il contenuto dell’accordo e illustrare in modo dettagliato come fruire delle varie misure sciogliendo qualsiasi dubbio.

Al contempo abbiamo ricevuto dalle persone ottimi spunti su come modificare misure pregresse o quali nuovi strumenti inserire. Questi suggerimenti, unitamente alle preferenze espresse in merito alle nuove misure proposte dal Board, hanno costituito le basi per rivedere il contenuto dell’accordo.

In Way2Global consideriamo l’accordo integrativo come uno strumento flessibile da adattare sistematicamente nel tempo, dato che le necessità dei dipendenti cambiano non solo in base al contesto storico (l’esigenza di messa in sicurezza con la pandemia, le difficoltà del caro bollette con la crisi energetica, …), ma anche in base alle esigenze di vita delle persone. Se in epoca pandemica lo smart working integrale sembrava la soluzione perfetta per motivi di sicurezza, ora la richiesta dell’organico si orienta anche in direzione di una maggiore socialità, che si integri con gli innegabili vantaggi di conciliazione vita-lavoro del modello organizzativo a distanza.

Vediamo dunque quali sono le novità di quest’anno.

Le novità di quest’anno

Nell’Accordo Integrativo 2023 sono state riconfermate le misure di flessibilità che costituiscono le basi del nostro sistema di welfare. Ci riferiamo in particolare allo smart working, modalità di lavoro che ci ha permesso nel tempo di dare continuità alle nostre Operations ormai totalmente digitalizzate, ma anche di migliorare il work-life balance delle persone e di reclutare talenti in tutte le regioni italiane, valorizzando anche territori svantaggiati (South Working).

Altre misure riconfermate che si spingono oltre gli obblighi di legge sono la banca ore amicale, che costruisce coesione consentendo a chi vanta un surplus di ferie di donarne alcune a chi invece ne ha bisogno, gli speciali permessi Caregiver a favore di chi si trova ad assistere familiari non autosufficienti, il potenziamento dei permessi ex Legge 104 per chi assiste familiari con gravi disabilità, oltre che, naturalmente, la parificazione dei congedi parentali, strumento cui teniamo in modo particolare per promuovere una genitorialità inclusiva a tutti gli effetti.

A tutto ciò si aggiungono le misure volte alla tutela del benessere fisico e psicologico delle nostre persone. Parliamo dunque dei servizi di fitness online, ma anche del bonus psicologo. Quest’ultimo, in particolare, segna un’evoluzione dello sportello di assistenza psicologica presente nella versione precedente dell’accordo. La survey aveva infatti evidenziato il desiderio di poter scegliere in autonomia il professionista cui affidarsi e di effettuare le sessioni in presenza anziché online, di conseguenza si è deciso di adattare la misura alle nuove richieste.

Parimenti accolta dalle persone in azienda è stata la proposta del Board di inserire una misura strutturale di sostegno al reddito tramite erogazione mensile di un bonus caro bollette e di un bonus spesa atti a fronteggiare il maggiore costo della vita causato dall’attuale situazione geopolitica.

Non ultimo, un’altra importante novità riguarda l’adozione di una misura volta a incentivare il co-working collettivo. Anche in questo caso lo spunto è nato dall’interno, ovvero dal precedente fissato da due Project Manager di Torino che, in trasferta su Milano per la periodica visita presso il medico del lavoro, hanno deciso spontaneamente di trattenersi per una giornata di lavoro congiunto presso un co-working in loco. L’iniziativa, apprezzata e proposta a tutta l’azienda, è stata accolta con gran favore all’unanimità quale strumento per alimentare la socialità penalizzata dallo smart working e incentivare coesione in azienda.

Il nostro Accordo Integrativo contiene dunque tante novità di cui andiamo fieri. Benché non sia facile trovare un equilibrio tra sostenibilità sociale ed economica, grazie al dialogo e al confronto siamo riusciti a tracciare anche stavolta le basi per il sistema di welfare aziendale che ci accompagnerà nel prossimo anno.

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