22 Febbraio 2023

Cosa succede se non si deposita il bilancio?

Categoria: News da Way2Global

Capita a tutti di essere in ritardo con qualche scadenza, come ad esempio il deposito del bilancio, ma cosa succede in caso di omesso deposito? Questa è la domanda a cui vogliamo rispondere.

Porsi tale interrogativo è assolutamente legittimo vista l’importanza di questo documento. Il bilancio infatti è lo strumento che informa gli stakeholder della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda, ma anche dell’impatto sociale e ambientale generato quando parliamo di bilanci di sostenibilità o reportistica non finanziaria.

Oltre a rappresentare un’opportunità per rafforzare la reputazione aziendale e consolidare i rapporti con gli stakeholder, occorre tenere a mente che depositare il bilancio costituisce un obbligo di legge, soggetto in caso di trasgressione al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.

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Ritardo di un mese

Per capire cosa succede se non si deposita il bilancio, bisogna prima ricordare quali sono le scadenze.

Di norma nelle aziende sono gli amministratori che hanno il compito di redigere il bilancio. Una volta chiuso, il bilancio dev’essere presentato all’assemblea dei soci, nella maggior parte dei casi, o al consiglio di sorveglianza, nel caso delle società per azioni che adottano un sistema dualistico, per l’approvazione entro 120 giorni dal termine dell’esercizio socialeDopodiché entro trenta giorni dalla decisione dei soci di approvazione del bilancio, copia del bilancio approvato dev’essere depositata presso l’ufficio del Registro delle imprese.

Oltre a questa indicazione temporale, valida per la maggior parte delle aziende, vi sono dei casi particolari in cui il termine può variare o coincidere con una data specifica. Ad esempio, i consorzi sono tenuti a depositare il bilancio entro 2 mesi dalla chiusura dell’esercizio mentre le aziende speciali e le istituzioni di enti locali devono depositare entro il 31 maggio di ogni anno.

Sebbene il deposito del bilancio sia soggetto a scadenze precise, può accadere che per dimenticanza accidentale o per decisione consapevole il deposito venga omesso.

Qualunque sia la causa, la conseguenza è sempre il pagamento di una sanzione. La somma dovuta però dipende dal tempo intercorso tra la scadenza prevista a norma di legge e l’effettiva data di deposito.

Se si deposita il bilancio con un ritardo inferiore o pari a un mese la sanzione da pagare è compresa tra 45,78 euro e 458,67 euro. L’importo esatto viene deciso dalla Camera di Commercio in base a vari criteri come il numero dei giorni di ritardo e la forma giuridica dell’azienda.

Certo, si tratta di un importo abbastanza irrisorio, ma rappresenta comunque un costo aggiuntivo che l’azienda può evitare depositando il bilancio per tempo. Occorre inoltre tenere presente che questa agevolazione non risulta applicabile se il ritardo è superiore a un mese.

Ritardo oltre il mese

Sforare la scadenza di deposito del bilancio è un errore che può capitare a chiunque, ma ritardare di oltre un mese costituisce un fatto grave, per tale ragione viene punito più severamente.

La sanzione per chi deposita il bilancio con un ritardo superiore al mese aumenta rispetto a quella vista in precedenza. In questo caso la somma da pagare è esplicitata dall’articolo 2630 del Codice Civile: “Chiunque, essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni rivestiste in una società o in un Consorzio, omette di eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o deposito presso il Registro delle Imprese, ovvero omette di fornire negli atti, nella corrispondenza e nella rete telematica le informazioni prescritte dall’art. 2250 primo, secondo, terzo e quarto comma, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 103 € a 1.032 €.”

In entrambi i casi la sanzione si intende a carico di chi è responsabile del deposito del bilancio: i membri del Consiglio di Amministrazione, il sindaco, se nominato, o il liquidatore.

In genere la sanzione può essere pagata con il modello F23 e la ricevuta va trasmessa alla Camera di Commercio di pertinenza.

Omettere il deposito del bilancio comporta conseguenze non solo in termini di costi e sanzioni, ma anche di reputazione. Un ritardo nell’assolvimento di questo obbligo induce a supporre che l’azienda non sia ben organizzata o, peggio, che abbia qualcosa da nascondere.

Il modo migliore per evitare equivoci con gli stakeholder e dar prova di affidabilità consiste quindi nel depositare il bilancio per tempo, consentendo a chiunque abbia interesse nell’azienda di consultarlo liberamente.

La consultazione del bilancio è prassi per una varietà di soggetti, e può assicurare diversi vantaggi, ad esempio può rafforzare la brand awareness tra i dipendenti, generare nuove partnership o attirare nuovi investimenti.

Ecco perché rendere il bilancio fruibile in altre lingue attraverso un servizio di traduzione professionale diventa una scelta strategica per massimizzare i vantaggi derivanti dal deposito tempestivo del documento.

Way2Global è un’agenzia di traduzioni con sede a Milano, correspondent offices in 3 continenti e copertura globale. Le traduzioni finanziarie rappresentano il nostro core business, difatti ogni anno traduciamo oltre 200 bilanci di qualsiasi tipologia: di esercizio, sociale, di sostenibilità, ambientale e molti altri.

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    Laura Gori è Founder e CEO di Way2Global, agenzia di traduzioni dall’anima Benefit, oltre che startup femminile. Dopo trent’anni alla guida di una piccola multinazionale della localizzazione, Laura ha deciso di ricominciare daccapo e di fondare Way2Global per fare impresa a beneficio della società e dell’ambiente, oltre che della crescita aziendale. Fervente paladina di Benefit Corporation e delle istanze di empowerment femminile, Laura coglie ogni occasione per diffondere consapevolezza su questi temi e contribuire all’affermazione di un’economia più giusta, egualitaria e sostenibile per tutti.
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