Home » News da Way2Global » Localizzazione, traduzione e transcreation: qual è la differenza?
28 Settembre 2021
Categoria: News da Way2Global
Localizzazione, traduzione e transcreation sono i termini impiegati per indicare tre diversi servizi traduttivi, ma qual è la differenza?
Il più conosciuto è senza dubbio la traduzione, quindi capita spesso che le aziende facciano richiesta di questo servizio quando hanno bisogno di comunicare con l’estero. In realtà vi sono situazioni in cui la sola traduzione non basta, e può rendersi necessario ricorrere a servizi più specifici come la localizzazione o la transcreation.
Non è semplice delineare confini ben precisi tra queste tipologie di traduzione in quanto risultano comunque strettamente interconnesse tra loro. Non si può pensare ad esempio di localizzare un testo senza prima tradurlo.
Ma quali sono quindi le differenze tra traduzione, localizzazione e transcreation? Per capirlo, esaminiamole più da vicino.
La traduzione è il servizio sicuramente più conosciuto, che anche i profani del settore possono definire senza timore di fornire descrizioni improprie. Si tratta infatti del processo che consente di trasporre un contenuto da una lingua all’altra.
Caratteristica fondamentale della traduzione è dunque la fedeltà al testo. I clienti che richiedono questo servizio danno per scontato che la versione tradotta sia perfettamente corrispondente all’originale.
La traduzione è la soluzione ideale per tutti i contenuti che hanno lo scopo di informare.
Testi divulgativi, manuali tecnici, contenuti scientifici sono alcuni esempi di documenti che risultano perfettamente compatibili con l’utilizzo di questa metodica.
L’oggettività è in questo caso un fattore fondamentale, pertanto il traduttore deve intervenire solo in termini di trasposizione del contenuto da una lingua all’altra, senza alterare o modulare in misura significativa forma e contenuto.
La sola traduzione però non è sufficiente se l’obiettivo dell’azienda va al di là dell’informazione. Parlare un altro idioma non implica solo utilizzare un alfabeto o regole grammaticali diverse, significa anche esprimersi con parole e fraseologia impregnate di una cultura diversa e unica.
Di conseguenza, la traduzione esatta e oggettiva di un testo potrebbe risultare strana, incomprensibile o addirittura inammissibile laddove non si adattino le parole alla cultura dell’interlocutore straniero. Per riuscire in questo compito più complesso bisogna ricorrere a un altro tipo di servizio: la localizzazione.
Per localizzazione si intende un processo molto più articolato del precedente.
Non si tratta solo di tradurre il testo in un altro idioma, ma di adattarlo alla cultura del nuovo pubblico di riferimento.
L’intento di chi richiede un servizio di localizzazione non è tanto parlare la stessa lingua, quanto “parlare” la stessa cultura. Localizzare un testo infatti vuol dire tradurlo adeguando i riferimenti culturali in modo da renderli comprensibili e familiari alle persone cui si rivolge.
A essere adattate non sono solo le parole ma anche altri contenuti, come la grafica, le immagini e tutte le forme di espressione che intervengono nella comunicazione più propriamente a livello culturale.
E’ un fenomeno che risulta di facile comprensione nel caso delle versioni tradotte dei siti e-commerce.
L’e-commerce infatti è l’esempio più evidente di quanto una buona localizzazione sia fondamentale per conquistare nuovi mercati oltre confine.
I siti e-commerce contengono testi scritti ma anche immagini, valute, date e molti altri elementi caratterizzati da specificità e unicità da un Paese all’altro. Se lo scopo dell’azienda che investe nell’internazionalizzazione del proprio portale di e-commerce è attrarre nuovi clienti, si rende necessario ottimizzare la user experience e far sentire l’utente “a casa propria” rendendo la navigazione più agevole e immediata attraverso un processo di localizzazione dei contenuti del sito.
La stessa logica si applica anche nel caso in cui la comunicazione si rivolge a persone che vivono in località diverse di uno stesso Paese. Ogni luogo ha le sue particolarità culturali, e saperle cogliere e rispettare nella comunicazione è un punto cardine per ottenere l’attenzione e la fiducia delle persone, e quindi acquisire potenziali clienti.
Fare tutto questo è possibile solo se il lavoro viene svolto da un traduttore professionista che vive la stessa cultura del pubblico di destinazione.
Con ciò abbiamo tentato di rendere più chiara la differenza tra localizzazione e traduzione, ma in che modo questi due servizi differiscono dalla transcreation?
La transcreation, o, nella meno nota accezione italiana di “transcreazione”, rappresenta un ulteriore livello di complessità rispetto alla localizzazione. Se con quest’ultima si resta comunque sostanzialmente fedeli al testo originale, decisamente agli antipodi si colloca la logica della transcreation.
La transcreation è una vera e propria arte che consente di tradurre e modulare con grande creatività il messaggio di un testo in un’altra lingua, avvicinando di fatto concettualmente questa attività a quella di un copywriter. In questo caso non bisogna attenersi alla stessa rigidità e fedeltà rispetto al testo di origine che viene richiesta alla traduzione, quindi il transcreator ha molta più “licenza poetica” e libertà di modificare il testo in funzione della sua inventiva e del suo sentiment culturale.
L’obiettivo in questo caso è emozionare e motivare il nuovo destinatario, un risultato che è molto difficile si consegua limitandosi a tradurre un testo parola per parola.
Va da sé che questa metodologia viene per lo più impiegata con riferimento alle iniziative di branding e di marketing delle aziende.
Slogan e campagne pubblicitarie sono i contenuti che più di tutti gli altri necessitano di transcreation. Spesso infatti vengono concepiti con un profondo nesso alla cultura del pubblico cui si rivolgono, pertanto occorre rimodulare i contenuti includendovi riferimenti nostrani al mercato di riferimento, così da renderli accattivanti per il destinatario e diffondere la conoscenza del brand aziendale agendo sulle leve emotive nel Paese target.
Oltre a essere un professionista della traduzione e a conoscere la cultura del destinatario cui si rivolge il messaggio transcreato, il traduttore deve in questo caso possedere anche importanti competenze marketing e doti creative.
La transcreation in effetti si basa proprio sulla capacità di riformulare il testo per evocare nel pubblico oltre confine le stesse sensazioni ed emozioni che vengono innescate nel Paese in cui la campagna nasce.
La differenza tra le tre metodiche è dunque sottile ma ben evidente. Localizzazione, traduzione e transcreation rispondono a obiettivi diversi e vanno applicate a testi differenti ma, allo stesso tempo, hanno un aspetto in comune: richiedono grande professionalità.
Per questa ragione, quando occorre comunicare con un nuovo mercato, la soluzione migliore è rivolgersi a un’agenzia di traduzione professionale come Way2Global.
Il nostro team comprende traduttori madrelingua professionisti in grado di applicare a regola d’arte le tre tipologie di servizio qui esaminate. Il loro lavoro viene sottoposto ai rigorosi controlli di revisori e proofreader, e coordinato con tempestività e professionalità dai nostri Project Manager, nel rispetto delle procedure previste dalla certificazione ISO 17100:2015.
In Way2Global affianchiamo e guidiamo il cliente nella scelta del servizio più adatto per le sue esigenze, così che possa comunicare e farsi conoscere in tutto il mondo abbattendo le barriere linguistiche e culturali.
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