Il 2 luglio scorso Piazza Affari si è tinta di verde: a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, si è tenuta la terza edizione del Sustainability Italian Day, una giornata in cui finanza e sostenibilità si sono fuse in un sodalizio foriero di rinnovato ottimismo per le sorti del pianeta.
Way2Global, leader nel settore delle traduzioni per il mondo finanziario ed entusiasta alfiere di un nuovo modello di impresa sostenibile, non poteva mancare nel suo ruolo di sponsor linguistico dell’evento.
“Tutti gli investitori stanno diventando attenti al tema della sostenibilità, e tutte le società devono avere pronte delle soluzioni per andare in questa direzione.”
Queste le parole di Raffaele Jerusalmi, CEO di Borsa Italiana, che ha dato il via a una serie di tavole rotonde dedicate ai temi ESG e sostenibilità, dove gli speaker in rappresentanza delle maggiori realtà industriali italiane e internazionali come A2A, ENI, SNAM, Hera, ENEL, Allianz, Falck Renewables, e di istituzioni quali Banca mondiale e le Nazioni Unite hanno raccontato il percorso sostenibile che hanno intrapreso e stanno attuando.
Scopo del loro storytelling è ispirare le altre aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, a muoversi in questa direzione con investimenti economici ma anche e soprattutto con “energie intellettuali, che devono essere continuamente mobilitate per permettere uno sviluppo continuo e strutturato dei temi di sostenibilità” (Valerio Camerano, CEO A2A).
Nell’occhio del ciclone per l’intera giornata il cambiamento climatico, una delle ultime sfide per l’economia, e la risposta del mondo finanziario per rallentarlo: i green bond, gli investimenti in progetti verdi (Anastasios Xepapadeas, Professore dell’Università di Atene e Bologna e Foreign Associate della US National Academy of Sciences). Un mercato in netta crescita, da cui ci sia aspetta nei prossimi anni risultati ancor più eclatanti (Anthony Miller, Coordinator della Sustainable Stock Exchanges Initiative delle Nazioni Unite), grazie anche a una maggior consapevolezza degli investitori, che sempre più spesso chiedono alle aziende come affrontino i temi della sostenibilità (Gabriele Galateri di Genola, Chairman di Generali).
Quelli che oggi sono costi, per la prossima generazione saranno vantaggi immensi, ed è perciò nostro dovere continuare a investire e sviluppare tecnologie che consentano una riduzione dei costi (Alessandra Pasini, CFO Snam & Former Chairman Snam Rete Gas). Il nostro modello di consumo e produzione esaurisce le risorse troppo velocemente e devasta il pianeta, per questo abbiamo l’obiettivo e la responsabilità di restituire un ambiente migliore (Stefano Venier. CEO di Hera).
Questa è la percezione che appare sempre più integrata nel pensiero comune, tant’è che in soli tre anni Sustainability Day ha rapidamente acquistato rilevanza nel settore finanziario e si è imposto all’attenzione di un pubblico sempre più vasto. I green bond sono ormai diventati un prodotto mainstream in tutto il mondo e i “trend della sostenibilità non sono più solo delle aspirazioni astratte, sono il mondo attorno a noi, quello che sta accadendo, e se non si va in questa direzione, si rimane esclusi” (Miller).
Way2Global è orgogliosa di essere stata scelta come sponsor linguistico ufficiale di un evento che rispecchia i fondamenti della nostra mission, e di avere contribuito a creare valore con un servizio di interpretariato in simultanea ad alto tenore specialistico, che ha consentito al parterre di ospiti provenienti da tutto il mondo di partecipare al Sustainability Italian Day in totale fruizione e piena comprensione dei temi tecnici e complessi oggetto di discussione. Un contributo importante all’ambizione inclusiva del settore finanziario di superare i limiti dei confini geografici e avviare una strategia collaborativa di portata globale in materia di innovazione sostenibile.
Way2Global si è riconfermata anche in questa occasione supporter linguistico di livello per il settore economico e finanziario, oltre che entusiasta ambasciatrice internazionale di un intento che le è connaturato, programmatico e identitario: l’uso del business come forza per il bene.
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