27 Maggio 2021

Come diventare una B Corp

Categoria: News

Una delle domande che più di frequente vengono poste dal pubblico quando si parla di questa nuova forma d’impresa è “come si diventa una B Corp?”.

Le B Corp rappresentano un nuovo modello di business che coniuga in sé l’aspetto economico, ovvero il perseguimento del profitto, con l’impegno a generare un impatto sociale e ambientale – due elementi essenziali per ottenere uno sviluppo a tutti gli effetti sostenibile.

Trasformare la propria azienda in una B Corp certificata però non è un’operazione da sottovalutare.

Per ottenere la certificazione non basta manifestare il proprio interesse verso la mission condivisa da questa tipologia di aziende avanguardia d’innovazione sociale, ma occorre superare determinati requisiti d’ingresso, attestare il proprio impegno nei confronti della sostenibilità del proprio business, e misurarne gli impatti nel tempo mediante una metrica condivisa a livello internazionale.

Vediamo dunque quali sono i requisiti richiesti per ottenere la certificazione.

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Requisiti per la certificazione

Per ottenere la certificazione B Corp occorre soddisfare diversi requisiti.

Innanzitutto bisogna ottenere un punteggio minimo di 80 punti nel B Impact Assessment (BIA). Si tratta di uno strumento di autovalutazione online messo a disposizione da B Lab, l’ente certificatore delle B Corp, che ciascuna azienda può compilare gratuitamente per analizzare la propria impronta sostenibile.

La compilazione del BIA è il pre-requisito necessario per intraprendere il percorso verso la sostenibilità e misurare l’impatto che l’azienda genera su 5 aree specifiche: governance, persone, comunità, ambiente e clienti.

Compilato il BIA, se si ottiene una valutazione pari o superiore a 80 punti, si può richiedere il rilascio della certificazione ufficiale. A questo scopo, l’azienda deve sottoporsi alla verifica di quanto auto-dichiarato superando un audit di parte terza.

In sede di audit, che sulle aziende italiane viene effettuato online dalla sede olandese dell’ente certificatore B Lab, quest’ultimo verifica l’esattezza delle risposte date al questionario e per alcune di esse richiede l’invio di evidenze oggettive e/o documentazione integrativa di supporto.

È un processo piuttosto impegnativo, che di norma dura alcuni mesi (dai 6 ai 10 mesi per le aziende più strutturate), e che richiede una visione sistemica su tutte le aree aziendali, la disponibilità di molti dati e informazioni e, soprattutto, la capacità di adattare e applicare i quesiti alla propria realtà geografica, culturale e aziendale anche in termini di misurazione di un valore che spesso non è solo di natura economico-finanziaria.

Superato l’iter di verifica ispettiva (per cui si ha una lista d’attesa di 5 – 7 mesi), per ottenere la certificazione viene richiesto di sottoscrivere la Dichiarazione di Interdipendenza, un documento programmatico col quale l’azienda condivide le proprie aspettative e il proprio impegno a fare rete col suo ingresso in questo movimento globale.

Una volta certificata, l’azienda è tenuta, entro i successivi due anni, a modificare il proprio Statuto per trasformarsi in Società Benefit. Questo significa recepire nell’oggetto sociale dello Statuto il beneficio comune che sta alla base della propria mission di B Corp, dichiarando così il proprio impegno vincolante nel perseguirlo.

Entrare nel mondo di fascino delle benefit corporation (questo il termine che riunisce in sé B Corp e Società Benefit) è possibile anche invertendo i due step sopra menzionati. Si può infatti cominciare col trasformarsi in società benefit, che è una forma d’impresa prevista dalla legge italiana sin dal 2016, oppure costituirsi come tale (nel caso di una newco), e solo in un secondo momento eventualmente richiedere la certificazione B Corp.

Per le giovani startup nate come Società Benefit, inoltre, è possibile, se si incontrano i requisiti del BIA, acquisire fin da subito lo status di Pending B Corp mentre si attende la verifica con la quale si otterrà la certificazione finale.

Una volta conseguita la certificazione, per mantenerla nel tempo occorre riconoscere a B Lab, che è un ente non-profit, una fee annuale commisurata al fatturato dell’azienda, e sottoporsi all’audit di ricertificazione ogni tre anni.

Questi presupposti ci fanno ben capire come diventare una B Corp sia un impegno sfidante, allora per quale motivo farlo?

Perché diventare una B Corp

Le aziende che decidono di diventare B Corp lo fanno per motivi etici e di coscienza civile, nella convinzione che fare impresa oggi significhi generare anche valore condiviso, oppure perché intravedono le potenzialità rigenerative di questo rivoluzionario modello di avanguardia sociale, oppure ancora per garantire ai propri stakeholder, clienti in primis, un prodotto/servizio conforme alle proprie esigenze di sostenibilità.

In linea generale è possibile identificare quattro motivi per cui vale la pena rinascere sostenibili trasformandosi in una B Corp.

Vediamoli di seguito.

  • Autovalutazione. Essere una B Corp vuol dire, prima di tutto, essere consapevoli dell’impatto che si genera attraverso la propria attività. Il BIA è uno strumento molto prezioso da questo punto di vista. Esso genera il profilo d’impatto dell’azienda, cioè un grafico che rappresenta l’impatto generato in ciascun’area presa in esame sotto il profilo della sostenibilità. Questa rappresentazione permette di cogliere subito quali sono i propri punti di forza e quali invece le aree di miglioramento.
  • Crescita economica. Grazie a questa nuova consapevolezza, e alla dashboard di sviluppo strategico che la cultura B Corp mette a disposizione, l’azienda può adottare delle strategie che incrementano l’impatto positivo generato negli ambiti identificati nel BIA e migliorano al contempo l’efficienza e l’efficacia dell’intero ciclo produttivo. Integrare la sostenibilità nel proprio business significa infatti assicurarsi una crescita economica di lungo periodo più sana e solida.
  • Ingaggio degli stakeholder. Sempre più persone sono attente alle tematiche inerenti alla sostenibilità, come mostrano i comportamenti di due categorie di stakeholder determinanti per le aziende: i clienti e gli investitori. Che si tratti della scelta del servizio/prodotto da acquistare o piuttosto dell’investimento da effettuare, la sostenibilità costituisce oggi un elemento decisivo. Diventare B Corp significa radicare questo cambio di paradigma a favore della sostenibilità nella cultura aziendale, soddisfacendo bisogni ed esigenze dei propri stakeholder.
  • Contribuire allo sviluppo sostenibile. Uno dei motivi principali per cui molte aziende intraprendono il lungo e articolato processo che porta alla certificazione B Corp è il desiderio di contribuire al cambiamento epocale in atto. Trasformarsi in B Corp vuol dire essere consapevoli che le proprie azioni implicano conseguenze su tutto ciò che ci circonda (persone, comunità, ambiente), quindi assumersi le proprie responsabilità generando un impatto positivo per tutti gli stakeholder e un beneficio comune a vantaggio dell’intero sistema.

Noi di Way2Global siamo nati come Società Benefit, dopodiché abbiamo superato le fasi sopra descritte per ottenere la certificazione B Corp. Perché abbiamo deciso di adottare questo modello di business sin dalla nascita? I motivi li potete trovare nella nostra storia di rinascita sostenibile, nel nostro business case di conversione vivente che ha visto la nostra founder & CEO Laura Gori sposare entusiasta questa innovativa filosofia di business condivisa appieno dal team Way2Global.

Vuoi saperne di più sulla nostra storia? Visita la pagina “Benefit Corporation”!

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    Laura Gori è Founder e CEO di Way2Global, agenzia di traduzioni dall’anima Benefit, oltre che startup femminile. Dopo trent’anni alla guida di una piccola multinazionale della localizzazione, Laura ha deciso di ricominciare daccapo e di fondare Way2Global per fare impresa a beneficio della società e dell’ambiente, oltre che della crescita aziendale. Fervente paladina di Benefit Corporation e delle istanze di empowerment femminile, Laura coglie ogni occasione per diffondere consapevolezza su questi temi e contribuire all’affermazione di un’economia più giusta, egualitaria e sostenibile per tutti.
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